Pope Benedict Xxiii's Sunday Audiance
(Ettore Garzara)
Udienza del Papa di ritorno dalla visita pastorale alla Parrocchia romana di Santa Maria Consolatrice, a mezzogiorno il Santo Padre Benedetto XVI si affaccia alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l?Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro per il consueto appuntamento domenicale. Queste le parole del Papa nell?introdurre la preghiera mariana: Cari fratelli e sorelle, In questi ultimi giorni dell?Avvento la liturgia ci invita a contemplare in modo speciale la Vergine Maria e san Giuseppe, che hanno vissuto con intensità unica il tempo dell?attesa e della preparazione della nascita di Gesù. Desidero quest?oggi rivolgere lo sguardo alla figura di san Giuseppe. Nell?odierna pagina evangelica san Luca presenta la Vergine Maria come sposa di un uomo della casa di Davide chiamato Giuseppe . E? però l?evangelista Matteo a dare maggior risalto al padre putativo di Gesù sottolineando che, per suo tramite, il Bambino risultava legalmente inserito nella discendenza davidica e realizzava così le Scritture nelle quali il Messia era profetizzato come figlio di Davide. Ma il ruolo di Giuseppe non può certo ridursi a questo aspetto legale. Egli è modello dell?uomo giusto che in perfetta sintonia con la sua sposa accoglie il Figlio di Dio fatto uomo e veglia sulla sua crescita umana. Per questo nei giorni che precedono il Natale, è quanto mai opportuno stabilire una sorta di colloquio spirituale con san Giuseppe, perché egli ci aiuti a vivere in pienezza questo grande mistero della fede.L?amato Papa Giovanni Paolo II, che era molto devoto di san Giuseppe ci ha lasciato una mirabile meditazione a lui dedicata nell?Esortazione apostolica Redemptoris Custos Custode del Redentor. Tra i molti aspetti che pone in luce un accento particolare dedica al silenzio di san Giuseppe. Il suo è un silenzio permeato di contemplazione del mistero di Dio, in atteggiamento di totale disponibilità ai voleri divini. In altre parole, il silenzio di san Giuseppe non manifesta un uotointeriore,ma,alcontrario, la pienezza di fede che egli porta nel cuore, e che guida ogni suo pensiero ed ogni sua azione. Un silenzio grazie al quale Giuseppe all?unisono con Maria, custodisce la Parola di Dio, conosciuta attraverso le Sacre Scritture, confrontandola continuamente con gliavvenimenti della vita di Gesù; un silenzio intessuto di preghiera costante, preghiera di benedizione del Signore, di adorazione della sua santa volontà e di affidamento senza riserve alla sua provvidenza. Non si esagera se si pensa che proprio dal padre Giuseppe Gesù abbia appreso ? sul piano umano ? quella robusta interiorità che è presupposto dell?autentica giustizia la giustizia superiore che Egli un giorno insegnerà ai suoi discepoli .Lasciamoci contagiare dal silenzio di san Giuseppe! Ne abbiamo tanto bisogno in un mondo spesso troppo rumoroso, che non favorisce il raccoglimento e l?ascolto della voce di Dio. In questo tempo di preparazione al Natale coltiviamo il raccoglimento interiore per accogliere e custodire Gesù nella nostra vita..Saluto cordialmente i pellegrini giunti dalla Polonia e da diversi paesi. Sta per finire il tempo dell?Avvento. Insieme con la Vergine Maria e San Giuseppe aspettiamo nel raccoglimento, la venuta di Gesù. Auguro che i nostri cuori siano pronti ad accoglierLo.
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