Le Isole Della Notte
(Alain Grandbois)
Le isole della notte
Ala di là di queste garndi stelle aperte Dei canti come un'epoca sconosciuta Al di là ed io vedo la staordinaria carovana dei miei sogni
Il frutto ferisce Il mio dente
La tua forma cresce come una ferita di sangue Le tue braccia stese fanno silenzio Il tuo bianco viso fissa il tempo
Al di là Le speranze Devastante il centro delle tempeste Al di là il buio fuggente come mille fiumi Strappa l'ultima saggezza
Il tuo labbro incatena la cinta dell'aurora Tu riposi ed io sono invaso dal vuoto I fantasmi anche mi hanno rapito
La tua ombra mi devasta come il silenzio planetario Il mio sogno infiamma le frontiere
Sei dritta come le tue dita Come il germoglio del tuo rigore Come la solitudine del tuo viso Rifiuto ogni tesoro Respingo le sole condizioni sagge Il flusso del mare mi annega Respingo i più vecchi segreti
Respingo gli dei scelti E questa grande eternità tagliata dai riverberi delle nostre lacrime Uccido delle mie ultime ore della mia giornata
Sono il vedovo della notte Ma dove mio lutto Ma dove mio limite Io sono il vedovo d'una invisibile terra La notte mi ha insegnato la barriera del tuo viso E io vedo nei suoi corridoi scelti Il tuo occhio come un fogliame Tutte le colombe come la tua bocca
Al di là la mia mano Oh mio presentimento Al di là mio talismano E vedevo tutti i brividi del tuo amore E vedevo tutti i veleni nel tuo amore E vedevo tutti i miei diamanti nei tuoi veleni
Ma le nostre scale di seta Sono state mai tessute Ma Al dilà i prigionieri saranno liberati I tenebri preparativi Annunciamo la via dei regni inprevisti
Oh morte la dolceyya Tu eri tutte le arche
Ah tutte queste strade percorse nell'angoscia della pioggia Mie.....
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