La Scuola Dei Disoccupati
(joachim zelter)
La prosa è dura, alla tedesca, le parole all?inizio, per citare Carlo Levi, sono pietre. Spuntoni appuntiti e aguzzi che mirano alla parte civile che è in ognuno di noi. Poi si rasserena tutto con l?ingresso nello Sphericon. La monotonia quotidiana, ravvivata da trovate geniali e spietate dell?autore. Siamo in Germania, futuro prossimo, il grado di disoccupazione è tale che il governo crea delle vere e proprie scuole-campi di lavoro governate da traineers che sforzano l?inglese per riadattare la popolazione sfiduciata dei senza impiego. In strutture dove riecheggiano slogan già cari ai nazisti, si tenta di rimodellare l?essere umano, lo si plagia per cancellare la parte più umana che è in ognuno di noi. Quiz, competizioni, telefilm, tutto armi psicologiche impiegate per rilanciare il candidato. Joachim Zelter, imparata la lezione di Farenheit 451 e di Mattatoio n 5, distrugge la società moderna del lavoro, la ricombatta e la paragona alla dittatura germanica del passata arricchita dal cinismo capitalista occidentale. Un monito, uno sguardo attento, che forse i nostri politicanti dovrebbero leggere sotto l?ombrellone traduzione di Barbara Ciolli 192 pagine 13 euro ISBN 8876380582 Febbraio 2007
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