Comenio Maestro E Sacerdote
(Marco Pennone-Gabriella Tessitore)
Parlare di Comenio significa parlare di un genio assoluto, degnissimo di figurare accanto a un Leonardo da Vinci, a un Francesco Bacone, a un Galileo Galilei. Tardivo figlio del Rinascimento europeo, per le sue idee e le sue intuizioni Comenio trascende il tempo in cui è vissuto e si proietta fino ai giorni nostri con l''intatta e fresca energia di un contemporaneo. Le sue prime opere furono scritte col nome Nivanus, Nivnicenus, Neufeldius creati dal nome del paese nativo e soltanto più tardi iniziò ad usare il cognome latinizzato. Comenius è una grande figura rappresentantiva del realismo pedagogico. Con la "Didactica magna" veramente rivoluzionò la pedagogia. A Sárospatak (Ungheria), con lo scopo di facilitare l''insegnamento del latino, scrisse "Orbis pictus", un''opera di grande successo mondiale e la "Schola Ludus" che comprende otto drammi scolastici? Nella letteratura, è degno di essere ricordato come scrittore particolarmente per il romanzo simbolico e satirico intitolato "Labiyrint sveta a ráj srdce", 1623 ("Il labirinto del mondo ed il paradiso del cuore") e per il saggio lirico "K?aft", 1650 ("Testamento"). Dal punto di vista magiaro l''opera più significativa è "Gentis felicitas", 1659 ("La felicità della nazione") in cui critica la società ungherese dell''epoca e descrive un disegno di sviluppo razionale immaginando un''Ungheria unita, forte, colta e libera dai Turchi e dagli Asburgo d''Austria, dato che l''Ungheria a quei tempi fu divisa in tre parti: le regioni ad ovest e a nord del Danubio furono in mano agli Asburgo, chiamate "Ungheria reale" o "Regno d''Ungheria", amministrate da Vienna; nella Transilvania indipendente si affermavano alternativamente l''influenza degli Asburgo e quella dei Turchi e la parte centrale della nazione fu completamente sotto il dominio turco. L''influenza di Comenius fu generalmente enorme in Ungheria, in special modo nelle scuole protestanti e si ricorda in particolare il famoso collegio calvinista di Sárospatak, fondato nel 1531, che ebbe un ruolo importante nella vita culturale della nazione. Uno dei collegi di gran fama (Debrecen, Pápa), che fornì tanti famosi intellettuali, grandi personaggi di cultura (letterati, poeti, scrittori, avvocati, medici, oratori, politici, ecc.). Comenius insegnò in questo collegio per ben cinque anni a partire dal 1650 mentre fu l''ospite dei Rákóczi: venne a Sárospatak esattamente per l''invito di Zsuzsanna Lorántffy (1600-1660), vedova del principe György Rákóczi I (1591-1648). Accettando l''invito della famiglia principesca Comenius arrivò a Sárospatak con una missione politica precisa: volle convincere il figlio - che succedette al padre al trono di Transilvania - il principe György Rákóczi II (1621-1660), per la guerra contro la Dinastia d''Asburgo. Questa missione però fallì, ma la sua permanenza in Ungheria ebbe un''importanza gigantesca per l''educazione scolastica, per la storia della pedagogia ungherese e per la cultura magiara che fino ad oggi si ha l''effetto nell''istruzione pubblica ungherese di ogni grado. Egli, inoltre, introdusse la recita teatrale scolastica, la quale pratica in molte scuole attuali ungheresi è ormai una storica tradizione. La famiglia Rákóczi mise a sua disposizione anche una tipografia in cui furono stampate tra l''altro le sue lezioni sull''organizzazione scolastica, i libri di testo in latino, e le prime segnature della sua opera principale già sopraccitata: "Orbis Pictus". Questo saggio raccoglie - compreso il Post Scriptum - otto testimonianze critiche sul padre della pedagogia moderna per rendere un piccolo omaggio a questo grande personaggio della scienza della pedagogia. (Edizione O.L.F.A., Ferrara, 2000)
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