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Brooklyn Senza Madre
(Jonathan Luthem)

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Jonathan Lethem, l'autore di questo libro, è nato nel 1964 a New York ed è proprio a questa città che dedica questo romanzo, una New York contemporanea ma diversa dallo stereotipo che conosciamo.Il sottotitolo è 'Testadipazzo', nome dato al protagonista, Lionel Essrog, dal suo capo Frank Minna.Lionel non nasce sotto una buona stella per due motivi: primo perché è affetto dalla sindrome di Tourette e secondo perché è orfano. Al primo problema Lionel non trova soluzione, è una malattia che lo porta ad avere un numero illimitato di tic, sia vocali che fisici?e se siamo 'abituati' a vedere persone con tic fisici, non siamo invece avvezzi a sentire parole senza senso all'interno di un discorso. Lionel è così, convive con la sua sindrome e si rende perfettamente conto quando le parole senza senso gli stanno per uscire?ma il più delle volte non riesce a fermarle, come non riesce a fermare l'istinto che ha di toccare chi gli sta vicino o addirittura baciarlo?terribile la Tourette.Al secondo problema, invece, pone rimedio Frank Minna che fa di Lionel e altri tre orfani (Tony, Danny e Gilbert) i cosiddetti Uomini di Minna, li va a prendere saltuariamente per fargli fare qualche "lavoretto", finchè, diventati uomini, possono far parte a tutti gli effetti della L&L, una fantomatica agenzia investigativa con servizio di noleggio limousine, finalmente possono dire addio all'orfanotrofio.Lionel e gli altri non si rendono ben conto di cosa fa veramente il loro capo, fatta forse eccezione di Tony, il suo braccio destro, loro semplicemente obbediscono, è lavoro?.attenzione però, Lionel non è una persona stupida, è semplicemente devoto a chi lo ha fatto uscire dalla solitudine dell'orfanotrofio dove è cresciuto.La solitudine è la sua vera compagna di vita, soprattutto quando il suo capo viene ucciso e non sa più di chi si può fidare, chi ha ucciso Frank Minna? Lionel a questo punto diventa veramente un investigatore perché vuole scoprire chi ha ucciso il suo benefattore, le sue ricerche lo portano a sbrogliare una fitta matassa di relazioni tra personaggi che lo circondano, persone di cui conosce solo un aspetto, quello reso noto da Minna, ma cosa nascondono veramente?Come in tutti i romanzi del genere che si rispettino, anche in "Brooklyn senza madre" i potenziali colpevoli sono molti ma il protagonista riesce a scoprire chi è il responsabile dell'omicidio.Nel suo viaggio incontra anche persone che forse possono porre rimedio alla sua solitudine ma?probabilmente non tutte sono pronte a condividere con lui la sua Tourette, poco importa, il suo viaggio alla ricerca del colpevole si conclude trovando la soluzione del delitto e, soprattutto, dando vita alla L&L come una vera e propria agenzia investigativa, forse la sua solitudine si è un po' affievolita ora che è di nuovo circondato dagli Uomini di Minna.Lethem non vuole che il protagonista sia uno scontato poliziotto con le battute preconfezionate, i dialoghi di Lionel non sono di facile comprensione, anche se durante la lettura non ci si rende conto appieno, dobbiamo provare a leggerli a voce alta:"Lavoro per Frank" (Lionel-Testadipazzo)"Lavoravi. E' morto. Perché non gliel'hai detto al tuo amico arabo?""ARAB-OCCHIO! Non lo so. Non c'è una ragione". Gli detti le sue Marlboro. "FOTTITIBAILEY, RIPETIMIBAILEY, RIPETIMOBAIL?.non potremmo continuare la discussione un'altra volta? Perché -RITIRAMOBAIL!- perché ora ho proprio urgenza di andare a casa a -FOTTITIBALLE! BALLAMIBATTE!- mangiarmi questo sandwich"Avrete capito che i testi scritti in maiuscolo sono le incursione della Tourette nella testa di Lionel?.la sua mente (come credo tutte) lavora per associazioni di pensieri, il problema è che non se le tiene per sé?rende partecipi anche gli interlocutori di Lionel; ne escono quindi dialoghi fuori dal comune e a volte anche divertenti.E sempre per non essere scontati, la Brooklyn che fa da sfondo a questo omicidio non è quella che Lionel pensava di conoscere e di certo non è queimmaginiamo, e ancora Lethem non descrive Minna o Tony con le banali fattezze degli italo-americani, le loro origini potrebbero essere di qualsiasi altro paese, anche se l'origine italiana riveste un ruolo importante per Tony.Insomma Lethem non dice cose che già sappiamo, descrive personaggi e luoghi con elementi nuovi e interessanti.E' chiaramente positivo il mio giudizio su questo romanzo, è una lettura piacevole e scorrevole.Titolo: "Brooklyn senza madre"Autore: Jonathan LethemPagine: 317Casa editrice: NetCosto: 8.50 ?Traduzione: Laura Grimaldi



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