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Mountolive (quartetto Alessandrino)
(DURRELL LAWRENCE)

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?Mountolive? è forse il più triste e pessimistico tra i quattro volumi del ?Quartetto alessandrino? di Durrell. Come nei due volumi precedenti, anche qui appare il tema dell?amore: quello di Leila Hosnani, la moglie di un ricco proprietario terriero per il giovane diplomatico inglese David Mountolive. Mountolive che è agli inizi della sua carriera è stato mandato in Egitto per imparare l?arabo ed è ospitato nella casa degli Hosnani a Karm Abu Girg nei pressi d'Alessandria. Leila è un esempio di donna di cui il sogno giovanile di una vita dedicata allo studio e indipendente è stato infranto dall?imposizione da parte dei genitori del matrimonio con un uomo molto più anziano di lei, il ricco Faltaus Hosnani. La donna rispetta la decisione dei genitori e i dettami della tradizione del paese e si dedica completamente al marito, il quale in seguito si ammala di una malattia che lo rende invalido, ma contemporaneamente continua a coltivare i suoi interessi intellettuali. La relazione con il giovane Mountolive che ha luogo quando Leila è già una donna matura (i figli Nessim e Narouz sono già adulti) è molto intensa, ma anche molto breve e dopo la partenza del diplomatico i due non si rivedranno per molti anni. Il loro legame diventerà per Leila puramente spirituale. Mountolive si sposta molto spesso da un luogo all?altro dell?Europa a causa dei vari incarichi diplomatici e in tutto quel tempo i due hanno solo contatti epistolari. L?unica occasione di rivedersi è compromessa dalla malattia di Leila (il vaiolo) che devasta il fisico della donna deturpandola in modo permanente. Da quel momento Leila, che finora era una donna sempre alla moda, comincia a vestirsi di abiti tradizionali che la coprono da capo ai piedi e a vivere da reclusa nella sua casa fuori Alessandria. Quando molti anni dopo si rivedranno per un attimo, Mountolive si sentirà disgustato e deluso perché l?aspetto di Leila sarà ormai troppo distante dalla sua visione idealizzata di lei. Emerge in primo piano il tema della tensione tra i vari gruppi etnici e religiosi compresenti in Egitto: cristiani copti, ebrei, musulmani. Gli inglesi residenti in Egitto sono accusati di non star facendo nulla per attenuare tali tensioni e, anzi, di fomentarle. Nessim Hosnani, il figlio maggiore di Leila, è sospettato di far parte di un?organizzazione segreta che cospira contro la dinastia regnante e contro il controllo inglese nel paese. I cristiani copti, come lui e la sua famiglia, accusano i musulmani di aver loro tolto lo spazio vitale in Egitto. Sembra che vogliano agire contro di loro unendo alle proprie forze a quelle degli ebrei palestinesi. Nessim pare immischiato nel traffico d?armi verso la Palestina, ma il vero portavoce delle idee antimusulmane all?interno della famiglia e tra i dipendenti della tenuta è il fratello Narouz. Il gruppo dei sovversivi di cui fa parte non si limita a chiedere per i copti uno spazio più vasto nell?amministrazione del paese, ma crede di avere una sorta di missione da compiere proclamando idee decisamente estremiste. Il comportamento di Narouz mette in pericolo intera famiglia, che a sua volta teme per la vita del giovane. Questi da qualche tempo mostra i sintomi di uno squilibrio mentale dovuto forse all?influenza delle idee di Taor, una santona del deserto (la presenza degli anacoreti è un tratto caratteristico del folklore locale). I timori dei parenti e in particolare di Nessim, si avverano: un giorno Narouz è assassinato da uno sconosciuto attentatore nella propria tenuta a Karm Abu Girg (davanti al lettore si presenta una ricca descrizione delle usanze funerarie copte). Narouz non è una figura cristallina: è un uomo schivo e diffidente, capace talvolta di essere crudele e spietato. Ma è anche soprattutto un personaggio tragico: quel che è capace di offrire al mondo (devozione, lealtà, amore) dato il modo in cui lo manifesta non può essere accolto e apprezzato. Per esempio il suo dedicarsi al padre non è ricambiato che col disprezzo. Anche lamadre è contrariata quando vuole proteggerla dal suo distruttivo sentimento per Mountolive. L?unico amore della sua vita (per la pittrice alessandrina Clea, un?amica di Nessim) non è corrisposto. Anzi, gli è negata perfino la possibilità di confessare alla giovane l?intenzione di sposarla, poiché Clea che accorre da Alessandria a Karm Abu Girg dietro una fervente richiesta di Narouz morente per dargli l?ultimo saluto, arriva troppo tardi. Il romanzo termina con quest?intervento di Clea descritto poi da lei in una lettera all?amico e scrittore Darley, protagonista del volume ?Justine?, come accade anche negli altri volumi del ?Quartetto?.



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