Resumo de Il Nome Della Rosa

Ambientato in un'abbazia italiana nel1327, Il Nome della Rosa si svolge durante la Cattività babilonese, un periodo di settanta anni in cui i Papi erano francesi e la Santa Sede era stata trasferita da Roma ad Avignone. In questo periodo tumultuoso, gli ordini monastici si disputavano l'influenza, sia temporale e sia spirituale. Alcuni ordini furono dichiarati eretici, ed i tribunali ecclesiastici per l'eresia riflettevano la lotta per il potere tanto quanto i reali conflitti filosofici. Gli imperatori italiani, francesi e tedeschi gareggiavano per il dominio politico, ed i rapporti spesso ostili fra il papato, i santi ordini, ed i vari imperatori rendevano la vita monastica tutt'altro che tranquilla. Quando Guglielmo di Baskerville è inviato all'abbazia per investigare su alcuni casi di eresia, egli ed un novizio, che è il narratore della storia, si trovano ad investigare anche su una serie di omicidi, un al giorno durante la settimana di presenza di Guglielmo. Guglielmo è convinto che questi omicidi siano collegati alle filosofie eretiche e ad alcuni diari religiosi nascosti a cui alcuni monaci sono appassionatamente devoti. Alcuni di questi monaci estremamente pii hanno, nel corso gli anni, guadagnato il controllo sulla vasta biblioteca dell'abbazia, controllando perciò l'accesso alla conoscenza. La biblioteca, costruita come un labirinto con i libri organizzati secondo un progetto segreto, è vietata a Guglielmo. Convinto che le morti nell'abbazia siano collegate in qualche modo all'eresia e ai libri misteriosi nascosti nella biblioteca, Guglielmo deve investigare segretamente, essendo la sua investigazione sia filosofica che dedicata alla ricerca dell'assassino o degli assassini. Eco crea un eccitante mistero straordinariamente complicato che serve da cornice per un ritratto approfondito della vita monastica nel quattordicesimo secolo. La sua capacità di rendere l'atmosfera e creare due caratteri complementari in Guglielmo ed il suo novizio, consente al lettore di vedere e sentire effettivamente quale fosse la vita monastica quasi settecento anno fa. Tutti i conflitti Europei del periodo si animano ed il lettore sente il loro effetto opprimente sulla vita quotidiana di uomini reali, coscienziosamente dedicati alla Chiesa ma in lotta con questioni private di peccato e colpa. Stuzzicante, stimolante, e immensamente soddisfacente sotto vari aspetti, questo romanzo di ampio respiro è riempito anche di arcane distrazioni, interessanti ma non correlate alla storia principale. Mentre ogni mistero cela dei diversivi e false piste, Eco spesso richiede al lettore di esaminare le minute argomentazioni filosofiche e religiose sugli indizi. Alcuni passaggi sono scritti in latino, ed i conflitti tra i vari ordini monastici sono descritti in maniera dettagliata, a volte straziante. Questo grande ed insolito giallo mistero/filosofico è riempito di caratteri affascinanti che danno vita a quel periodo, ma contiene un numero significativo di dettagli estranei che potrebbe frustrare alcuni lettori.

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