Storia Di Una Gabbianella E Del Gatto Che Le Insegnò A Volare
(Luis Sepulveda)
Dopo essere capitata in una macchia di petrolio nelle acque del mar Nero, la gabbiana Kengah atterra in fin di vita sul balcone del gatto Zorba, al quale strappa tre promesse solenni: di non mangiare l'uovo che lei sta per deporre, di averne cura e di insegnare a volare al piccolo che nascerà. Così, alla morte di Kengah, Zorba cova l'uovo e, quando si schiude, accoglie la neonata gabbianella nella buffa e affiatata comunità felina del porto di Amburgo. Ma come può un gatto insegnare a volare? Per mantenere la terza promessa, Zorba dovrà ricorrere all'aiuto di tutti, anche a quello di un uomo. In una storia che ha la grazia di una fiaba e la forza di una parabola, il grande scrittore cileno tocca i temi a lui più cari: l'amore per la natura, la generosità disinteressata e la solidarietà, anche fra 'diversi'. Una gabbiana di nome Kengah, mentre si tuffava nelle acque del mare del Nord in cerca di cibo, viene colpita dalla "maledizione dei mari", un?onda carica di petrolio. Raccolte le sue ultime forze, riesce a raggiungere la città di Amburgo e precipita sul balcone di una casa. Per lei non c?è più scampo. Qui abita Zorba, un gatto grosso dal mantello lucente nero. Morente, la povera Kengah riesce ad affidare il suo primo e ultimo uovo allo stupito Zorba , dopo aver richiesto di mantenere tre promesse: innanzitutto covare l?uovo, quindi avere cura del pulcino che sarebbe nato e in fine di insegnargli a volare. Zorba promette di prendersi cura del piccolo che sta per nascere. E così non solo cova l?uovo, ma con l?aiuto dei suoi amici gatti, Colonnello, Diderot e Segretario, alleva con tanto amore il piccolo, anzi la piccola gabbianella e la protegge dai pericoli. Il problema nasce quando Zorba deve insegnare a volare a Fortunata ( così viene chiamata la gabbianella). Dopo tanti inutili tentativi i gatti sono costretti a ricorrere all?aiuto dell?uomo e a rompere il Tabù: parlare agli umani nella loro lingua. L?uomo prescelto è un poeta, un uomo dall?animo sensibile, capace di capire e comprendere. E così Fortunata riuscirà a spiccare il suo primo volo e a librarsi nel cielo: il suo mondo. Abituati ad un Sepulveda indignato, ferito e lacero nel denunciare un Sudamerica inginocchiato alle regole dell?orrore, ci troviamo spiazzati a credere che questo best-seller tradotto in otto lingue sia realmente frutto del grande scrittore cileno. Superata l?iniziale incredulità , questa favoletta delle buone intenzioni e dalla grammatica delicata ci appare ciò che veramente vuole essere, una metafora sulla condizione umana e sul suo peccato originale, la diffidenza nel comunicare con l?estraneo che porta ad erigere muri che diventano sempre più difficili da abbattere col passare del tempo.
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