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Perché Credo In Colui Che Ha Fatto Il Mondo
(Antonio Zichichi)

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Ho letti diversi libri sul tema "scienze e fede"; mi entusiasmano molto, in modo particolare quello di Zichichi: "Perché credo in colui che ha fatto il mondo". È un bel libro, profondo e intuitivo, che spazia tra scienza e fede. È vero che la fede non si può confondere o mischiare come in un minestrone con la scienza, ma il libro di Zichichi ci dalla possibilità di vedere la fede e la scienza su due binari paralleli che a volte su certi temi, si intersecano, come negli scambi, ma la scienza deve rimanere sempre da una parte e la fede dall'altra. Due binari uno da una parte e una dall'altro. Non ci dovrebbe essere posto per una religione "fai da te", perché non c'è una scienza fai da te!Zichichi descrive molto bene la creazione attraverso la scienza e con le sue leggi fisiche. Parla di un mondo e di un "super mondo"; dove si realizza le cose che ancora non capiscono della scienza.Secondo me tutto é guidato da un'intelligenza superiore, Dio che tutto ha creato e con sapienza continua creare, servendosi della natura e le sue evoluzioni e cambiamenti.Noi pensiamo di essere gli artefici di tutto, invece siamo solo dei "collaboratori". Dio ci ha creato per amore, e perché ha un piano su ciascuno di noi, ma siamo liberi. Dio é nostro Padre nel senso più alto, ma interviene solo se noi lo desideriamo e lo meritiamo; la sua Volontà si esprime negli eventi del mondo che segue il bene, Dio é il bene assoluto. La differenza, secondo me, sta nel capire cosa Dio vuole da noi.Mosé chiese il nome a Dio, rispose: "Io sono colui che sono!"(Es. 3,14ss) Ossia "io sono"; significa che é amore é essenza, esiste ed é sempre esistito e sempre ci sarà, questo significa Io sono colui che sono. La traduzione italiana sicuramente non da giustizia all'originale del testo in Ebraico, che è una lingua antica con pochi vocaboli, ma con molti significati; da questo possiamo però dedurre molto semplicemente che Dio "È", è tutto ciò che bene, perché "essere" è esistere è il bene è in una parola tutto ciò che é. Il peccato invece è la negazione, l'inesistenza il "non essere" in una parola il male. Ciò non bisogna confonderlo col manicheismo che è una vecchia eresia che credeva nell'esistenza di due dei, "il bene" e "il male", in antitesi tra di loro. Questa eresia è presente ancora oggi, in un "paganesimo latente" che confonde Dio con degli dei personali e un dio "ex machina" che tutto fa e gestisce, una specie di Giove tonante che lancia fulmini su chi vuole. Dio non ha i difetti degli umani come si attribuivano agli dei del passato nel paganesimo, Dio è padre; in effetti Dio rispetta la volontà di ciascuno, sta a noi a volerci salvare o condannare, Dio è l'unico giudice che ama e se noi rispondiamo al suo amore ci fa capire che tutto può avere un aspetto diverso. Un saggio disse: "Io non ho paure del giudice perché è mio amico", se Dio è nostro amico non dobbiamo quindi temere.Lo spazio qui è poco per fare un trattato, ma credo che ciò che ci manchi può venirci dalla lettura approfondita di trattati di scienze, lasciando perdere certe allocuzioni sull'evoluzionismo puro senza una mente che lo guida. Nessun scienziato è riuscito ancora a spiegare la vita. Si può risalire ai primi mattoni, agli aminoacidi, alle molecole, atomi e i quark, ma non si possono combinare per caso.Per capirci mi ricordo un trucchetto di un vecchio e saggio mio professore dell'Università. Mostrò a tutti delle biglie le gettò a caso sulla scrivania e, naturalmente, ogni biglia è andata per conto suo sulla scrivania e poi sul pavimento. Poi gettò le biglie in una tazza concava, le biglie formarono un fiore, una biglia al centro le altre intorno. Questo ci vuol far capire che se buttiamo le biglie a caso non succede nulla, ma quando una mano costruisce la forma, in questo caso la tazza, per forza una biglia va sul fondo e le altre intorno a forma di fiore. Ecco con una dimostrazione semplice che pur gettando a caso le biglie bisogna che ci sia una mano intelligente che le getti nza giusta con il fondo concavo. Ricordiamo la famose frase di Einstein: "Dio non gioca a dadi"! Ci può dire tutto, Dio non fa le cose a caso, è intelligenza superiore che gestisce tutto con una Sapienza infinita. Pensiamo ai doni dello Spirito Santo che abbiamo ricevuto: Sapienza, Intelletto, consiglio, scienza, forza e timor di Dio. Ogni cosa ha una profondità e uno scopo. Tutto ha valore se si parte dalla Carità. Ricordiamo che la parola "timore" in greco e in ebraico significa anche "rispetto", rispetto è il vero timore di Dio, quindi non paura. Mentre per la Carità pensiamo all'inno della Carità di San Paolo (Col 3, 14). "Al di sopra di tutto c'è la carità", senza l'amore nulla ha senso. Chi ama rispetta, chi ama non ruba, non offende non tratta male gli altri. Sant'Agostino diceva: "Ama e fa quello che vuoi", perché se ami non puoi fare del male, ma fai del bene, questo è il risultato. Tutte le altre illazioni sono quindi superflue!



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