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Poesie D'amore
(Nazim Hikmet)

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... le mie poesie sono pubblicate
in trenta o quaranta lingue
ma nella mia Turchia
nella mia lingua turca sono proibite...

Nazim Hikmet è un poeta d'amore ma per lui questo sentimento rappresenta qualcosa di ben diverso da quello inteso dai suoi contemporanei come Prévert e Neruda.
Il suo sentimento di forti legami affettivi non si lega soltanto all'intensa passione con la propria donna, ma anche e soprattutto per l'amore della patria.

Questa raccolta intitolata Poesie D'Amore raccoglie un folto insieme di componimenti scritti tra il 1933 e il 1963 in cui si nota come lo stile di questo poeta turco sia in grado di attraversare lo stile di metriche semplici e di poemetti più corposi dando sempre il risultato di una poesia figurativa e sgombra di sfarzi metrici e retorici.

La vita di Hikmet è profondamente segnata dall'esilio e dalla perenne impossibilità di tornare in patria dove ha lasciato la moglie e il figlio così nei contenuti si respira un forte senso nostalgico e un altrettanto spirito realistico in un viaggio itinerante e prigioniero attraverso migliaia di città: Istambul, Sofia, Mosca, Varsavia, Roma, Stoccolma? Ogni nuovo orizzonte costituisce un profondo arricchimento stilistico per Hikmet che si snoda attraverso versi sciolti spesso nati di getto.

In questa raccolta, come in tutti i componimenti di quest'autore, è onnipresente l'autobiografia scandita al ritmo della lotta contro la politica e la prigionia

È d'obbligo dunque un cenno alla sua vita attraverso i contenuti che egli stesso indirizzava in un'epistola per Joyce Lussu.

Nazim Hikmet è nato in una famiglia di artisti, suo nonno il filosofo e storico Nazim Pascià scriveva poesie in lingua ottomana ( un incrocio tra vocaboli arabi e persiani) che egli non riusciva pienamente a percepire ma che gli conferirono un forte simbolismo interiore che si andava ad aggiungere alla passione della madre per la poesia francese di Baudelaire.

Lo spirito poetico di Nazim Hikmet (1902-191963) cominciò a svilupparsi a 13 anni ma i veri e propri risultati cominciarono a comparire solo 3 anni dopo.
All'età di 18 anni Hikmet lascia la città di Istambul per stabilirsi in Anatolia dove scopre l'ideologia marxista e il suo interesse fu tale da trasferirsi in Russia a Mosca dove incontrò personaggi come Lenin e Majakovskij.

Tornò poi in Turchia clandestinamente per un breve periodo tra il 1924-25 per poi essere imprigionato in Anatolia e condannato dagli anticomunisti ad una pena di 28 anni di carcere scontandone soltanto 11.

Alla sua liberazione decise di ritornare in Russia compiendo anche diversi viaggi in Europa e a Cuba scrivendo diverse opere di fama internazionale tradotte in più di trenta lingue eccetto in quella Turca, dove la sua produzione letteraria veniva profondamente criticata.

Nelle poesie amorose proposte in questa raccolta c'è un ampio spazio dedicato alla vita di prigionia e di esilio con un patos profondamente tragico e nostalgico per lo più di tema politico amoroso che lascia poi spazio a elementi di poesia narrativa di poemetti e di riflessioni sulla morte tra cui si distingue il componimento Il Mio Funerale dedicata al figlio per un futuro migliore e senza lotte

SEZIONI DEL LIBRO:

- RUBAI
- LETTERE DEL CARCERE A MUNUVVER
- FUORI DAL CARCERE
- IN ESILIO
- UNO STRANO VIAGGIO
- AUTOBIOGRAFIA 1962
- POEMETTI
- RUBAYAT
- DON CHISCIOTTE
- ALLA VITA
- POESIE SULLA MORTE
- LETTERA A JOYCE LUSSU



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