Il Nano E La Bambola
(Heinrich Boll)
Heinrich Boll è stato premi Nobel nel 1972 per Foto di gruppo con signora, ma secondo alcuni il meglio della sua opera letteraria è custodito in questa preziosa raccolta di racconti. Di sicuro i racconti sono di grande interesse ed espressività, rimanendo sempre molto godibili e piacevolmente curati. Sono tanti i temi trattati. Di grande interesse sono i racconti legati alla seconda guerra mondiale, in cui emerge con estrema chiarezza l'assurdità della guerra e la sua azione alienante che mortifica e annienta i desideri e la dignità dell'uomo. Di particolare finezza sono una coppia di racconti Quando scoppiò la guerra e Quando finì la guerra che descrivono le vicende di un giovanissimo soldato, svoltesi rispettivamente il giorno in cui viene chiamato in guerra ed il giorno in cui ritorna dalla guerra. Senza mai raccontare le vicende vere e proprie della guerra, Boll riesce a dipingere con grande realismo i sentimenti e le emozioni del giovane, che spesso traggono origine dal dato reale delle conseguenze sociali, esistenziali e materiali che la guerra porta. In contrasto con la realtà tragica raccontata, traspare una vena di ironia sottile e molto gustosa, che non manca di ridicolizzare la burocrazia militare o le convenzioni sociali e religiose. Di carattere molto simile è La cartolina postale, che racconta come un giovane e sua madre vivono l'arrivo della cartolina che chiama il giovane al fronte. In poche pagine emerge l'antitesi tra la banalità con cui la burocrazia vede un evento del genere, e il profondo dramma che vive in prima persona chi viene obbligato ad abbandonare la sua esistenza ordinaria per andare a mettere a repentaglio la propria vita. Ai racconti di una certa drammaticità si affiancano degli altri di temi più leggeri, che spaziano da avventure di ragazzi (La Valle degli zoccoli tonanti) a scorci di vita quotidiana della piccola borghesia, a un gruppetto di racconti che parla di studiosi e accademici con ironia e con una punta di surrealismo. Di questo insieme è un esemplare interessante Niente lacrime per Schmeck. Tale racconto narra le vicende di un ricercatore universitario, affiancato da una giovane donna di famiglia nobile, che ha ripudiato le sue origini per condurre la vita e abbracciare le idee della classe operaia. Il giovane accademico assistendo ad una conferenza del suo docente scopre che questi gli ha rubato la sua brillante idee per la tesi (una Sociologia del cappotto di loden). Schmeck con il maltolto riesce a mandare in estasi l'auditorio servendosi della sua esperienza oratoria. Tuttavia dopo la nausea ed il dolore per tale raggiro, il protagonista organizzerà una sua vendetta. Nella raccolta trovano posto dei racconti molto corti (di due o tre pagine) che forse hanno meno vigore comunicativo e a volte lasciano il lettore all'oscuro delle intenzioni dell'autore. Fa eccezione, già a partire del titolo deliberatamente didascalico, Aneddoto con effetto deprimente sulla morale del lavoro, resoconto di un dialogo tra un turista ed un pescatore che discutono su ciò che sia opportuno fare al fine di ottenere la possibilità di passare la giornata a contemplare il mare. In conclusione in questi racconti Boll sa, più di una volta, affascinare, emozionare e far pensare il lettore. Chi già conosce il premio Nobel per la letteratura troverà una piacevole conferma, ma chi ancora non si è procurato il piacere di conoscere questo scrittore, potrà assaggiare qualcuno di questi racconti, e con ogni probabilità rimanerne deliziato.
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