Robots And Empire
(Isaac Asimov)
Il termine* delle storie di fanta-scienza, risale agli anni novanta, lo scienziato che ricordo è come la sensazione che provi quando componi una lista, dei punti, un programma per una ricerca. L'autore di resta come "l'icona da ingrandire con un taglio alla sua altezza per dividerla tra il calpestìo/soffittto * 68 Cm". Certo il sistema per leggere, vivere un'autore resta la conoscenza di questi nella vita reale, attenti, non quella medianica televisiva. Pensiamo all'autore nel complesso, a volte in una frase letta, immaginiamo la persona, e con questa consideriamo l'affezione, il sentimento, la voglia a determinare la scelta di comprare ancora il suo prossimo libro, anche se tratta un'argomento diverso dal precedente, vivere il tempo libero con lui, attraverso l'opera siamo coscienti d'esserne parte integrante. Nel momento stesso che l'autore compone il programma di lavoro, e passo dopo passo considera e riconsidera principale e secondario. L'artista che conosco, lo conosco per una frase, lo considero per un solo gesto, per il modo di apparire-non e siamo coscienti di investire nell'opera in quanto tale perchè vogliamo restare con lui, come usciremo con un vecchio amico a bere un latte/caffe, che incontriamo solo, dopo...
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