Resumo de Giovanni Episcopo - D'Annunzio,Gabriele

Con questo romanzo datato 1892, D'Annunzio si cala nell'universo del romanzo russo di sapore dostoevskijano, nel tentativo di analizzare la vita colta sul fatto, senza alcuna trasposizione letteraria capziosa. Si abbandona la terza persona e si fa narrare la vicenda dall' "io" del protagonista che, come in una lunga confessione, racconta i motivi del suo agire che lo hanno portato fino al delitto.
Giovanni Episcopo è un travet, conduce una vita mediocre e, dopo le ore d'ufficio, cerca di svagarsi un pò coi suoi colleghi cenando tutte le sere nella medesima pensione. Lì conosce una cameriera giovane e piacente, Ginevra, di cui si invaghisce e che poi sposerà.
Intanto, un suo collega, certo Giulio Wanzer, di cui Episcopo subiva un fascino malato, in quanto persona risoluta e aggressiva, l'opposto del suo carattere, aveva sottratto dei soldi dalla Tesoreria ed era scappato in Argentina.
Passati che furono pochi giorni dal matrimonio, Ginevra cominciò a mutare carattere ad a diventare più crudele e scostante col marito. Giovanni pensa di poter ancora salvare il matrimonio in seguito alla nascita di suo figlio, ma è speranza vana. Per i suoi problemi familiari, egli trascurerà i suoi doveri in ufficio e, dopo qualche ammonizione, verrà licenziato.
Il romanzo acquista via via un ritmo verticale tipico del romanzo realista russo ma anche di quello realista e naturalista francese alla maniera di Zola e Flaubert. Il protagonista, cioè, scende tutti i gradini della degradazione umana e sociale fino a toccare il fondo tragico della vicenda.
Giovanni comincia ad essere considerato un essere abbietto, un peso morto, dalla moglie e dalla madre di lei che, in fondo, lo hanno sempre disprezzato. Egli, così, si darà ad affogare le sue frustrazioni nel vino.
Una sera il suo vecchio amico Wanzer busserà alla porta e, da quel momento, si installerà in casa del povero Giovanni che, succube della sua personalità, non riuscirà a muovere un dito. La misura sarà colma solo quando Wanzer alzerà le mani sulla moglie e sul figlio: Giovanni prenderà un coltello dalla cucina e ucciderà l'intruso.
Del romanzo esiste anche una trasposizione cinematografica, una vera chicca per cinefili, un bianco e nero d'annata con un insolito Aldo Fabrizi nella parte di Giovanni Episcopo: da non perdere!

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