Geoffrey Chaucer: Biografia
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Geoffrey Chaucer: Biografia Nato a Londra, probabilmente fra il 1340 e il 1343, da una prospera famiglia del ceto mercantile (il padre era grossista di vini), divenne presto valletto al servizio della moglie di Lionel, uno dei figli di Edoardo III. Successivamente fu al seguito delle spedizioni reali in Francia, dove fu fatto prigioniero e poi riscattato. Fu poi via via, incaricato di missioni diplomatiche ancora in Francia, Spagna e Italia, sovrintendente alle dogane londinesi, giudice di pace, deputato al parlamento in rappresentanza della contea del Kent, dove si era trasferito, responsabile dei lavori di costruzione e della manutenzione di dieci residenze reali, fra le quali la Torre di Londra e il palazzo di Westminster, funzionario forestale. Fu sposato, ebbe discendenza maschile e femminile, conobbe qualche disavventura non solo finanziaria, ma anche giudiziaria, dalla quale uscì sostanzialmente indenne, subì le sorti altalenanti del favore reale. Morì nel 1400, venendo sepolto, com?era suo diritto, nell?abbazia di Westminster.Ambito sociale delle opere: Malgrado l?importanza che l?attività letteraria venne ad assumere nella sua esistenza, va comunque sottolineato che essa non costituì mai per Chaucer una fonte di sostentamento, ma piuttosto gli offrì un rifugio dalle incombenze quotidiane, come emerge dall?autoritratto, tipicamente venato di lieve ironia, che Chaucer ci propone per bocca dell?Aquila, uno dei personaggi di The House of Fame (La Casa della Fama). Nell?ambito del canone maggiore chauceriano, soltanto la prima opera, The Book of the Duchess (Il Libro della Duchessa, del 1368 o degli anni immediatamente successivi), fu indiscutibilmente concepita per un destinatario aristocratico, John of Gaunt, il feudatario più potente del regno; e soltanto nella più tarda The Legend of Good Women (Leggenda delle donne eccellenti) sembrarono essere adombrati personaggi di rango reale. Per il resto, il pubblico al quale Chaucer si rivolgeva era costituito in prevalenza dalla medesima cerchia cui anch?egli apparteneva, fatta di funzionari e gentiluomini della piccola nobiltà di corte. Per questa cerchia il volgare inglese non era una mera lingua di servizio, buona soltanto per la comunicazione quotidiana, ma poteva ambire a sostituire il francese come strumento d?espressione letteraria, dignitosa ed elegante. In tutta la sua produzione letteraria, del resto, Chaucer si è rivolse sempre ad un pubblico entro una fascia fondamentalmente media dal punto di vista sociale, e lo si può verificare dai Canterbury Tales (Racconti di Canterbury). In un?epoca nella quale la necessità dell?ordine gerarchico era un presupposto non soggetto a discussione, in quanto riflesso su questa terra dell?ordine dell?universo cerato e voluto da Dio, si scorge nel vasto panorama dei Canterubry Tales, o meglio dei pellegrini-narratori che ne popolano la cornice, un assetto sociale comprendente i tre ordini tradizionali della società medievale ? l?aristocrazia secolare, i religiosi, i lavoratori della terra ?, insieme ad un?altra composita categoria d?artigiani e piccoli borghesi, legata invece alla realtà contingente dell?Europa occidentale del tardo Trecento. Tuttavia, all?interno di questo vasto spettro, mancano gli estremi: il laico di più eminente condizione è il knight, esponente della piccola nobiltà d?armi e non certo dell?alta aristocrazia di corte; fra i religiosi, il personaggio più spiritualmente elevato è il parroco di campagna; fra i lavoratori, il ploughman, figura idealizzata, e non a caso fratello del parroco, e comunque uomo libero, piccolo proprietario di bestiame. . Caratteristiche letterarie delle opere: Nella critica, l'opera chauceriana fu inizialmente periodizzata in una fase "francese", seguita da una "italiana" e culminante in una ?inglese?, ma successivamente tale ripartizione fu accusata di superficialità. Chaucer infatti assimilò, riversandoli nei suoi poemi, modelli formali e contenutistici prima francesi e poi italiani, senza essere per questo un poeta meno ?inglese?. Il suo tragitto creativo può definirsi come contrassegnato da un inesausto sperimentalismo e da una sempre più complessa diversificazione delle componenti interne al testo stesso. Soprattutto nei ?Canterbury Tales?, capolavoro della tarda maturità, ciò assume anche forme, inedite per l?Inghilterra del tempo, di commistione dei generi e degli stili, abbracciando aspetti dell?esperienza che includono l?umile e il quotidiano, tratti dall?osservazione diretta della realtà inglese contemporanea.. Va rilevato inoltre che il prestigio della cultura francese era troppo grande e troppo stretti i legami d?ogni sorta fra le due sponde della Manica, perché l?esordio della carriera di letterato di Chaucer non dovesse recarne segni più che evidenti
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