L'essere E Il Nulla
(Jean-Paul Sartre)
Due nozioni principali caratterizzano l'opera di Sarte «L?essere e il nulla» («L?être et le néant», pubblicato la prima volta a Parigi nel 1943): uella dell'investigazione ontologica e quella del determinismo morale. Sulla base della prima, Sartre intende respingere la seconda; ovvero rigettare ogni tentativo di concedere terreno al determinismo morale. Il determinismo morale sussiste ogni qualvolta una relazione causa-effetto o una relazione premessa-risultato viene applicata nella sfera della "realtà umana" e dell'azione dell'uomo. Dove ci sono delle scelte, il determinismo morale non può che mirare solo agli effetti, ai risultati. Sartre attira la nostra attenzione sul fatto che abbiamo due tipi di determinismo morale, a seconda di quali siano le cause. Se le cause sono nel nostro mondo (vedi le sue osservazioni critiche sul materialismo di matrice marxista, pag. 626) o in qualche nostra azione precedente, abbiamo quello che lui chiama "determinismo orizzontale". Se queste cause sono tendenze psicologiche o fisiologiche, inerenti alla libido del soggetto (vedi quanto scrive su Freud, pag. 520 e segg.), allora lo chiama "determinismo verticale". Poiché entrambe mistificano il mondo dell'uomo scambiandolo per quello delle cose, il filosofo inizia un'investigazione atta a scoprire quale sarà l'aspetto futuro della "realtà umana" e come può esistere, per la nostra coscienza, un oggetto en général (vedi pag. 212):
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