Two Much
(Donald Westlake)
Sul piano economico, Art Dodge ha conosciuto giorni migliori. Momentaneamente tira avanti alla meno peggio con la sua "one-man azienda" che produce cartoline a soggetto spiritoso (nel film con Banderas e la Griffith è invece un pittorucolo). Art ha debiti con tutti, persino con la sua segretaria. Soltanto nell'amore gli arride la fortuna: va a letto regolarmente con la moglie del suo migliore amico e una volta, in un party, gli capita di essere trascinato dentro l'armadio da una ricca ereditiera. Quando la ragazza, Betty, gli rivela di avere una sorella gemella, Art ha un colpo di genio: si inventa un fratello gemello - Bart. Art/Bart si ritrova così a condurre uno stressante doppio matrimonio con le ricchissime Betty e Liz... E questo è solo l'inizio! Critica del New York Times: "Un libro coraggioso e incredibilmente divertente." (Curiosità: il film omonimo interpretato da Antonio Banderas e da Melanie Griffith ha un predecessore: già negli anni Settanta, infatti, il romanzo di Westlake era stato adattato per il grande schermo in Francia, con Pierre Richard nel doppio ruolo di Art e "Bart". Il titolo di quella pellicola - altrettanto divertente - era Le Jumeau.) Chi è Donald Westlake Nato a Brooklyn il 12 luglio 1933, Donald E(dwin) Westlake è tra i giallisti più interessanti in assoluto. Dopo il servizio militare, si mise a lavorare per un'agenzia letteraria. Iniziò a pubblicare nel 1960. Da molti suoi romanzi sono stati ricavati film di alterno valore. Tra i più recenti: Payback, con Mel Gibson, e Two Much, con Antonio Banderas e la Griffith. Nessuna delle versioni cinematografiche, a conti fatti, rende giustizia al corrispettivo modello letterario, e ciò malgrado l'indiscutibile bravura degli interpreti (tra gli altri: Robert Redford e George C. Scott, entrambi nei panni del personaggio Dortmunder). Come scrive nella prefazione a Thieves' Dozen (2004), l'autore fu "a dir poco stupito di scoprire che Dortmunder era Robert Redford." Il film in questione era The Hot Rock (La pietra che scotta). Diversi anni dopo, in seguito a "a contractual contretemps with a motion picture studio", rischiò addirittura di perdere la paternità spirituale sul suo personaggio. Nonostante ogni cosa, Donald E. Westlake ha sempre mantenuto i contatti con l'industria hollywoodiana. Il suo adattamento del romanzo The Grifters (Rischiose abitudini), di Jim Thompson, gli valse nel 1990 una nomination all'Oscar per la migliore sceneggiatura. Le trame dei suoi romanzi sono intricate, i colpi di scena abbondano. Non si capisce perciò come mai nel Vecchio Continente essi vengano snobbati o scarsamente considerati. Ad ogni modo, bisogna attestare alla Mondadori il merito di aver scoperto Westlake per l'Italia. E' stata la lettura di Ditelo con i fiori - apparso dapprima nella collana dei Gialli, poi negli Oscar - a farmi entusiasmare per questo scrittore geniale e versatile (oltre al poliziesco, Westlake si è cimentato nella fantascienza, nei western e nella letteratura per l'infanzia). In anni più recenti, alcuni suoi libri sono stati pubblicati dalla EST, da Marco Tropea Editore e dalla Edizioni Pendragon.
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