Soffocare
(Chuck Palahniuk)
Come ti sentiresti se salvassi una vita? Ti sentiresti grande, appagato, importante. Non ci sarebbe più cena o festa o rimpatriata tra compagni di liceo dove mancheresti di narrare il tuo eroismo. È questo che il protagonista di Soffocare regala a persone normali nei vari ristoranti della sua città. Li fa sentire eroi per essere ripagato, per allargare la sua cerchia di genitori putativi ogni sera. Sarà per sempre il loro cocco, quello che li ha fatti sentire dei miti.
Spudorato, cinico, immorale. Come tutti i protagonisti di Palahniuck anche Victor, il nostro protagonista che ci invita apertamente a non amarlo, a chiudere il libro e andarcene se proprio non è necessario, non è altro che un cocktail dei difetti dai quali la società benpensante ci mette in guardia. Figlio di una ecoterrorista, o semplicemente una svitata, e anche figlio di Dio in un modo spregiudicato come solo l'autore di Fight Club può immaginare. Tirati dall'inizio alla fine dal talento dell'autore che predomina sul lettore costringendolo nella via da lui segnata non ci si stacca da questo libro fino alla fine. Probabilmente uno dei migliori libri di Palahniuck, abbastanza sporco, abbastanza immorale, abbastanza vero.
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