La Presa Di Macallè
(Andrea Camilleri)
E? la storia dell?infanzia tradita e l?esaltazione dell?ingenuità. E? una storia paradossale che evidenzia un momento storico ben preciso in cui dell?esaltazione della persona, della guerra, della religione e dello Stato aveva una visione estremizzata ai limiti della follia: il fascismo. Camilleri da fine ed elegante scrittore ci restituisce in tutta la sua drammaticità questo periodo attraverso gli occhi di un bambino di sei-sette anni. L?assoluto è rappresentato dalla battaglia per la presa di Macallè che fa da sfondo alla tragicità di un dramma interiore del protagonista. Un bambino che poco alla volta perde tutti i riferimenti familiari: madre e padre, ama anche amicali e parentali in cui ha posto tutti le sue certezze. Un libro dove la radicalizzazione del sesso prende tutti quelli che sono introno al piccolo protagonista e si riversano su di lui in modo gravoso. Tutti presi in una bolgia che porta il piccolo Michelino alle forme estreme del martirio corporale per salvare gli altri che sono nel peccato e a trasformarsi in un assassino per vendicare Gesù e il Duce.
?La presa di Macallè? è un libro da leggere e rileggere. E? un monito per tutti perché ci rendiamo conto dei danni morali ed esistenziali che si possono provocare ad un bambino. E? certamente un libro estremo però bello e appassionante che ti prende come poi tutti i libri di Camilleri, ma forse questo ti prende un po? più degli altri. Camilleri in questo libro ha voluto certamente dare una sua interpretazione al periodo fascista e dal suo punto di vista ci restiutisce uno psaccato della Sicilia di queli anni.
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