Resumo de Viaggio Al Termine Della Notte - Luis; Ferdinand; Celìne

Il Viaggio al termine della notte, intrapreso da Ferdinand Bardamau, è un viaggio che si dipana attraverso i continenti e le città del mondo, ma ancor più fra le miserie e i limiti umani. Cominciato fra i campi di battaglia delle Fiandre, durante la prima guerra mondiale, prosegue nelle retrovie popolate dalla borghesia francese amante della bella vita e del piacere, per poi spostarsi nell?Africa coloniale, nella labirintica New York e nella Detroit dell?impero Ford. Durante questo peregrinare, il giovane Ferdinand, avrà modo di conoscere l?indole disgraziata e menzognera dei suoi compagni conosciuti fra le trincee, nelle foreste o fra le mille luci delle metropoli americane. Nel suo vagabondare al limite del randagismo, il protagonista dovrà fare i conti con la spietata realtà in cui vive, senza risparmiare critiche feroci a chiunque si trovi lungo il suo cammino. Non risparmierà nemmeno se stesso, però, arrivando a descriversi come uno sciagurato sempre in fuga, timoroso dell?avvenire e di tutto, frequentatore di prostitute e avvezzo ai pensieri più sconci. Tornato a Pargi conseguirà la laurea che gli permetterà d?esercitare la professione di dottore, divenendo ben presto il medico dei poveri, dei reietti, di tutti coloro che non possono permettersi di pagarlo. Qui, ancor di più che altrove, Celìne si getterà a capofitto nello squallore della quotidianità, divenendone il cantore e in un certo qual modo il rappresentante, tanto da farci sospettare di esserne persino un estimatore. Attraverso la sua scrittura musicale e radicata nel parlato comune e di tutti i giorni, questo autore senza tempo sarà capace di condurre il lettore fra le strade che lui stesso percorre, facendone sentire i rumori, assaporare gli odore e vederne le luci. Il viaggio di Celìne non avrà una conclusione ne tanto meno un arrivo perché ciò che ha intrapreso è qualcosa che va oltre il semplice spostarsi da un luogo all?altro. La sua discesa agl?inferi dell?animo umano proseguirà nei suoi successivi scritti, nei racconti e nella sua stessa esistenza, così come la volontà di viver tutto in prima persone lo porterà a scelte scomode e deprecabili che lo faranno emarginare da tutti rendendolo una specie di spettro da cui guardarsi con timore: forse proprio come desiderava lui.

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