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La Fine Delle Illusioni
(Arundhati Roy)

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Nota per il best seller ?Il dio delle piccole cose?,
Arundhati Roy, scrittrice indiana socialmente impegnata, dá il meglio di sé nella saggistica. Il taglio
fortemente giornalistico, unito ad una capacitá narrativa personalissima,
caratterizzata a tratti da un tono colloquiale con il lettore, non puó non
coinvolgere ed appassionare. L´autrice induce chi legge a seguire il filo del
discorso senza mai permettergli di allentare la tensione, lo sprona a prendere
coscienza e lo invita apertamente ad assumere una posizione, lasciando
intendere che non prenderla è di per sé giá assumerne una ed assumersene quindi
la responsabilitá.
Il libro in questione è costituito da due saggi: nel primo,
dal titolo ? Per il bene comune ? la
scrittrice affronta il problema delle grandi dighe specificatamente in India,
ma lasciando ad intendere che lo stesso discorso vale per qualsiasi territorio
si prenda in considerazione relativamente alla realizzazione di tali imponenti
opere, in particolare nei paesi in via di sviluppo.
Il testo è un´aperta denuncia nei confronti del governo
indiano, reo di aver taciuto informazioni vitali per la sopravvivenza dei
propri cittadini, di aver sottostimato l´impatto reale delle dighe, di aver
messo il profitto davanti a tutto, di essere stato responsabile dello
sfollamento di cinquanta milioni di individui (?quasi il triplo della
popolazione dell´Australia, dieci volte il numero dei profughi palestinesi), di
aver favorito la creazione delle dighe non per portare acqua alla gente nelle
zone piú aride, ma per portarla a piscine, campi da golf, grand hotels,
coltivazioni intensive destinate all´esportazione.
Il secondo saggio, intitolato ? Un mondo senza immaginazione
? è dedicato alla proliferazione dell´arsenale atomico in India e Pakistan,
proliferazione la cui portata è ben lungi dall´essere evidente e si conclude
con una profonda ed amara riflessione sulla difficoltá di ritrovare, da parte
della nazione che ha dato i natali all´autrice, una propria identitá di
cultura, di pensiero e di popolo.
Una scrittura ricca di pathos e di determinazione, animata
da un forte volontá di essere chiari e comprensibili, per arrivare a tutti.
Argomenti difficili affrontati con estrema semplicitá e precisione, nero su
bianco, dati alla mano.


Da leggere.











John Alex



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