Parola
(wikipedia)
Parola: Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. La parolaè l'espressione orale o scritta di una informazioneo di un concetto ovvero la appresentazione di una idea svolta a mezzo e nel presupposto di un riferimento onvenzionale.Elemento basilare della comunicazione verbale . Questo assume in questa il ruolo di unità minima di trasmissione dei concetti e come tale è stata anche definita monade logica, Eebbene siano state mosse obiezioni a questa visione atomistica soprattutto per effetto dei numerosi esperimenti di manipolazione verbale prodotti particolarmente nell'arte o in usi strumentali La relatività convenzionale :La parola è, secondo molte visioni, uno strumento di trasmissione di concetti o informazioni o idee attraverso il riferimento a precedentemente pattuite convenzioni in base alle quali date sequenze di suoni o di segni grafici indicano (con maggiore o minore precisione ed inequivocabilità) un significato riconoscibile tanto da chi lo emetta quanto da chi lo percepisca; nell'identità di interpretazione di tali sequenze si stabilisce la comunicazione, venendo pertanto a perfezionarsi la trasmissione dell'idea dell'informazione o del concetto.La convenzione di comunicazione deve intendersi certamente condizionata con massima relatività ad aspetti soggettivamente riguardanti in via diretta e reciproca l'emittente ed il percipiente, giacché i medesimi lemmi ben possono essere espressi e compresi in modi differenti a seconda di variabili (ad esempio, ma non solo) culturali professionali, nazionali regionali gergali in genere, etc.; ad esempio, nella gergalità delle professioni, la medesima parola "faccia, del tutto identica per pronunzia ed accento, è usata per trasmettere significati ben differenti, quando sia usata da un architetto e da un numismatico.Lo stesso studio sulla parola che si compie nei paesi di mentalità latina segue percorsi e raggiunge traguardi in molti elementi ben differenti da quanto accade invece nei paesi, ad esempio, di mentalità anglo sassone.Analisi tecnica Da un punto di vista tecnico, si ha innanzitutto una distinzione fra la parola scritta e quella orale, sottolineando (nonostante l'apparente ovvietà) che pare di comune condivisione la presunzione di precedenza della nascita della parola orale rispetto a quella scritta che ne fungerebbe da rappresentazione grafica.La parola fonologicaLa parola fonologica (o parola orale) è una successione di suoni distinguibili per la loro diversa sonorità e per la loro pronunzia, in genere separati (nella frase) da una breve sospensione dell'emissione acustica (spazio-silenzio) prima che eventuali altre sequenze di suoni compongano l'eventuale parola successiva.La parola orale è emessa con sovrastrutture destinate a favorire la migliore comprensione, come gli accenti e l'intonazione (che introduce un carattere del significato trasmesso che può essere interrogativo esclamativo piano - taluni includono altri caratteri come l'ironico, il sarcastico e simili). Con questi accesssori la medesima parola, magari giocando su omofonie di forme distinte dei verbi, assume sfumature differenti (dormi indica senza ulteriori commenti che stai dormendo, dorrmi?" sollecita una informazione di ritorno circa il tuo stato di veglia dormi!" ti invita con decisione ad assopirti se ancora non l'hai fatto leggendo tutto ciò).Il lemma trasmesso, pertanto, può essere oggetto di elaborazione acustica così che la parola risultantene possa rivestire significati accessori tutti compresi in una sequenza sonora di cui, rispetto all'ordinaria forma piana, sono simili, ma non eguali, le componenti.La parola ortografica. La parola ortografica (o parola scritta) è comunemente considerata l traduzione mediante rappresentazione grafica della parola orale e rende mediante sequente di segni convenzionali grafici le supposte sequenze sonore di una ipotetica trasmissione orale (in fondo considerata la reale forma comulogamente a quella orale, può essere separata nella frase da spazi, interruzioni della sequenza di segni, che indicano il completamento della parola precedente e l'inizio della successiva; ciò però non è sempre accaduto, essendovi noti esempi (specialmente in scritture antiche) di interi discorsi resi in forma di ininterrotta sequenza, priva cioé di spazi interruttivi.Ulteriori considerazioni .Una sequenza di parole costituita tanto di parole direttamente significanti (ad esempio sostantivi e verbi), quanto di parole funzionali (articoli, pronomi ed in genere tutte le parole la cui presenza aiuta a completare e migliorare la definizione di quanto trasmesso), costituisce la frase, unità intermedia che può a sua volta accorparsi in sequenze di frasi che costituiscono il discorso, forma comunicativa complessa destinata a rendere concetti, informazioni e idee nella modalità di massima completezza.
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