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Nineteen Eighty-four
(Orwell, George)

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La scena, con cui si apre il
romanzo, mostra il protagonista Winston Smith impegnato a compiere un'azione
molto comune, come lo scrivere un diario nella tranquillità della sua stanza.
Questo, che a noi appare come un gesto banale, nella società dominata dal
Partito Unico e dal Grande Fratello, era invece un atto che comportava molti
rischi: essere sorpresi a fare cose "vietate" significava l'arresto,
la tortura e la sparizione fisica. Winston, come tutti i membri del partito,
sapeva che la propaganda da esso diffusa era tutto un imbroglio; ma, a
differenza di quasi tutti gli altri, non era disposto ad accettare la
falsificazione della realtà. Per questo andava in cerca di informazioni diverse
da quelle ufficiali.

Winston Smith è un uomo di
trentanove anni, molto magro con capelli di un biondo chiarissimo. Il colorito
della sua faccia è lievemente sanguigno e la sua pelle è raschiata dalle ruvide
saponette che il Partito offriva, dalle lamette, oggetto ormai introvabile, e
dal freddo dell'inverno.

Lavora al Ministero della
Verità (Miniver in neolingua), dove ci si occupa della stampa. Il suo era un
impiego che poteva risultare monotono, ma esso comprendeva pure certi lavoretti
di falsificazione difficili e complessi. Nello svolgimento di essi le uniche
cose a far da guida erano la conoscenza dei principi sui quali si fondava il
Partito e il calcolo approssimativo di quel che il Partito si sarebbe atteso.

Non è il tipico eroe. E'
pieno di incertezze e di paure, ma sa esattamente cosa vuole: egli odia il
Partito, odia il Grande Fratello, crede nella Fratellanza (l'opposizione del
Partito), nella memoria storica e nella positività dell'animo umano.



Una sera, mentre stava
passeggiando nel quartiere dei Prolet in cerca di notizie, si accorse di essere
seguito da una ragazza, che egli conosceva solamente di vista. Julia aveva
tutta l'apparenza di una fedelissima delle idee del Partito e questo gli fece
pensare di essere stato spiato.

Julia è una ragazza
dall'aria risoluta, con una grande capigliatura nera, la faccia lentigginosa,
gli occhi scuri, le anche formose e i movimenti svelti e atletici. Ha ventisei
anni e vive in un convitto assieme ad altre trenta ragazze

Lavora anch'ella al
Ministero della Verità, ma in un reparto diverso da quello di Winston. Lavora
infatti nel Reparto Amena e ha un incarico d'ordine tecnico in una delle
macchine per redigere romanzi. Il suo impiego consiste nel far funzionare, e
spesso nel riparare, un potente e complicato apparecchio a motore elettrico. Le
piace lavorare di mano e si sente a suo agio nella meccanica. Non le interessa
molto il prodotto finito: per lei i libri erano solo una cosa da produrre e
basta.

Possiede un'incredibile
sagacia, è sveglia, determinata, concreta, è sempre di buon umore ed è capace
di una straordinaria penetrazione nei discorsi. Odia il Partito e lo dice con
le parole più chiare e violente; ma non tenta di muovere contro di esso alcuna
critica, finché questo non influisce sulla sua vita privata. Non crede nella
Fratellanza e comunque è convinta che l'unica cosa da fare sia di violare le
regole e godersela, e cercare di restare in vita lo stesso. Ciò nonostante, chi
non la conoscesse bene, potrebbe credere che sia la ragazza tipo del Partito: è
brava in ginnastica, fa del lavoro volontario, passa ore e ore a sentire
conferenze, a distribuire volantini, a raccogliere fondi, ecc.. Ma Julia fa
tutto questo perché è convinta che se si osservano le regole piccole e stupide
del Partito, si possono violare quelle grandi e importanti, come ad esempio
fare del sesso per seguire il puro istinto animale e per divertirsi, piuttosto
che al semplice fine della riproduzione.



Dopo alcuni giorni passati nel terrore di una
denuncia alla Psicopolizia, la realtà mutò in suo favore, in quanto Julia, con
un'abile mossa, gli passò un biglietto, su cui stava scritto semplicemente
"Ti amo"; questo leva ogni dubbio sul fatto che lei fosse una spia.
Nasce così una vera e propria storia d'amore, che viene obbligatoriamente
vissuta in luoghi segreti: un bosco, un campanile abbandonato e infine la soffitta
della bottega di un vecchietto di nome Charrington.

Dopo una fase felice inizia
tutta una serie di avvenimenti tragici. Charrington non era un innocuo
negoziante, ma un agente della polizia segreta, che li tradì consegnandoli al
Ministero dell'Amore. Da qui uscirono entrambi privi della loro personalità,
svuotati, rieducati secondo le idee del Partito.

Durante il felice periodo
passato con Julia, Winston aveva preso contatti con O'Brien, un membro del
Partito Interno, che egli ritiene essere un esponente dell'opposizione
(Fratellanza). Quando il protagonista viene rinchiuso nelle celle di tortura,
scopre chi era in verità O'Brien: non un oppositore, ma uno dei massimi
dirigenti del regime. Fu proprio lui a dirigere i feroci e spietati
maltrattamenti che hanno portato Winston alla "guarigione", cioè
all'amore forzato verso il Grande Fratello.



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