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Il Paradiso Degli Orchi
(Daniel Pennac)

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Il paradiso degli orchi è la prima opera della serie su Malaussène, personaggio inventato dalla fantasia del francese Daniel Pennac. Con tratti volutamente veloci, diremmo quasi nervosi, viene delineato il ritratto di un uomo - io narrante - al quale il destino ha voluto dare una collocazione davvero eccentrica: seppure ancor giovane, Ben Malaussène si ritrova a dover fare da papà e da educatore a una nutrita nidiata di fratellastri e sorellastre che, ognuno a modo loro, sono ancora più stravaganti di lui. Ma è il mondo stesso che circonda questo indimenticabile personaggio a essere strano, sbilenco, pieno di pecche e di incredibili macchiette. La Francia di Pennac - e di Malaussène - ci si svolge davanti agli occhi dietro al reticolato di una multiforme topografia che solo chi ha frequentato tutti gli ambienti, da quelli dei poveri immigrati a quelli dei ceti più agiati, poteva rendere sulla carta in maniera tanto acuta e intelligente.
Fin dalle prime righe sappiamo di tenere tra le mani un romanzo poliziesco diverso dal solito. Già da solo il mestiere di Malaussène, quello di Capro Espiatorio (!), è una trovata ingegnosa. Pian piano facciamo conoscenza dei suoi familiari, dall'amata "gemella" Clara fino al cagnaccio epilettico Julius (anche lui un componente della famiglia); l'orizzonte si allarga gradualmente ed ecco che ci ritroviamo a seguire il Capro nelle sue mansioni lavorative ai Grandi Magazzini, dove si è insediata un'altra brigata a tutti frutti: c'è Théo, l'amico omosessuale griffato Cerruti, Cazeneuve, l'odiato collega, Sinclair, il principale dall'eterno sorriso che simboleggia un po' i veri vincitori della vita...
Ai Grandi Magazzini esplode una prima bomba (proprio in pieno periodo natalizio), poi un'altra... Malaussène, già costretto a farsi spiovere addosso tutte le imprecazioni dei clienti che reclamano il cattivo funzionamento di questo o quell'altro prodotto (ma è in fondo il suo mestiere!), si vede anche sospettato di essere lui il misterioso bombarolo. Il commissario Rabdomant gli fa notare di essere sempre presente o comunque nelle immediate vicinanze ogni volta che avviene un'esplosione. Un morto segue l'altro, e all'ultimo i cadaveri saranno in tutto sei. Ma fino a quel punto, fino alla risoluzione del caso, Pennac ci tiene tutti col fiato sospeso, andando addirittura a rovistare negli scomodi archivi storici della Francia degli anni Quaranta, quando proliferavano delle strane sette occulte che si ispiravano ad Alistair Crowley & Co...

***
Daniel Pennac, professore di francese in un liceo parigino, è autore di quattro romanzi incentrati sulla figura di Benjamin Malausséne: Il paradiso degli orchi (1991), La pescivendola (1991), La fata carabina (1992), Signor Malaussène (1995). Suo anche un bel saggio sulla lettura: Come un romanzo (1993).



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