L'ultimo Giorno Di Un Condannato A Morte
(Victor Hugo)
Cosa significa vivere il proprio ultimo giorno? E come si vive essendone perfettamente consapevoli?
Questo libro racconta di un attimo, della sospensione prima della morte...Porta alle estreme conseguenze un istante, sperando di cogliere, nel momento dell' abbandono, un contatto.
La vita di un uomo, costretto in catene per un crimine, che consuma i suoi ultimi attimi ripensando a ciò che è stato, ciò che ha fatto e ciò che sta perdendo...
Sua figlia, il motivo conduttore del piccolo testo, ancora più della morte il condannato aspetta sua figlia, aspetta di rivederla, di riabracciarla...nell' innocenza dello sguardo di una bimba si cerca la redenzione, si cerca una giustificazione della propria esistenza...
Ma non v'è spazio per buonismi; sei un galeotto, tua figlia piccola che non vedi da un anno nemmeno ti riconosce e il vuoto che ti lascia il suo addio trova pace e conclusione nell' unica certezza che resta ad un uomo dopo che ha perso tutto...La morte,almeno lei, non si dimenticherà di me.
Non c?è nulla di psicologico nella descrizione di tutto questo; con toni appena romantici si descrive l? essenza di una vita che si sta spegnendo e di come in ogni uomo e in ogni animale lo spirito di sopravvivenza si più forte?Nel descrivere la morte che si avvicina v?è un appello viscerale e profondo al senso etico della vita, al suo valore, alla consapevolezza di essere parte di un tutto e al riconoscere, nei malesseri che percorrono la nostra società,il valore delle scelte e delle prese di posizione.
Non può esistere vita senza morte e l? autore in un certo modo chiede al proprio lettore di scegliere da che parte stare?
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