"l'albergo Delle Donne Tristi"
(Marcela Serrano)
E' questo un romanzo non facile da leggere, non di quelli che leggi tutti d'un fiato, a volte lento, a volte triste, eppure è un libro che ti resta dentro, che ti lascia qualcosa, una sensazione di malinconia, un senso di nostalgia ed infine la gioia di una storia finalmente finita bene.
Vicino alla Terra del Fuoco, in un Cile del profondo sud del mondo, sorge una casa che è più di un albergo, riservata solo alle donne, dove le donne, quelle che hanno provato l'esperienza del dolore, della solitudine, del lutto, possono ritrovarsi. Una sorta di beauty farm dell'anima e del cuore.
Nel libro si susseguono diversi ritratti al femminile, ma su tutti campeggia la figura di Floreana, donna fragile, e indebolita dalla vita, eppure proprio nell"albergo delle donne tristi" scoprirà che è ancora in grado di amare e che la vita ha ancora un senso e val la pena di viverla fino in fondo.
In questo spaccato di vita al femminile non mancano le figure maschili, uomini che nel dolore e nella solitudine ritrovano una sensibilità e una fragilità non molto lontana da quella femminile, il "dottore" è un uomo fantastico di cui ogni donna potrebbe innamorarsi.
Il libro quindi parla anche d'amore e se il "sesso" è solo sfiorato, bellissimo il ballo sensuale che Floreana fa con il dottore, non mancano però i brividi e le emozioni sensuali.
Un romanzo e una storia che non si dimentica e che in fondo accanto alla "tristezza" pone la speranza.
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