Resumo de Balthazar (quartetto Alessandrino)

Balthazar, la figura centrale del volume omonimo del ?Quartetto alessandrino? di Durrell è un medico e un intellettuale ebreo che vive ad Alessandria d?Egitto dove si svolge l?azione del romanzo. Lo scrittore Darley, uno dei protagonisti del volume ?Justine?, gli ha affidato il manoscritto di un suo romanzo affinché ne facesse un commento critico. Il volume ha l?andamento di quel che Balthazar ha scritto sui margini del manoscritto di Darley con l?intenzione di chiarire alcuni equivoci riguardanti la sua storia d?amore con Justine Hosnani, dei quali l?autore era rimasto vittima (per esempio si era ingannato di essere stato veramente amato da Justine, mentre a lei serviva solo per distrarre l?attenzione del marito dal vero oggetto del suo amore, lo scrittore irlandese Pursewarden). Il romanzo è quindi un?analisi di alcuni personaggi già apparsi nel volume ?Justine? dal punto di vista di Balthazar, cui si aggiungono i ricordi di Darley. Come nel volume ?Justine?, anche nel ?Balthazar? emerge al primo piano l?argomento amore. Il primo dei due libri si concentra su un legame tra un uomo e una donna pieno di passione, ma di breve durata, mentre il secondo presenta una vasta gamma di aspetti che l?amore può assumere. Innanzi tutto emerge il motivo dell?omosessualità: si narra della storia d?amore tra Justine e la pittrice Clea, del disdegno dell?anziano marinaio Scobie dopo la lettura di un volantino diffamante i pederasti, della sua particolare passione di travestirsi da donna durante i pleniluni. Balthazar stesso è omosessuale. Si parla anche dell?amore non corrisposto, sofferto e umiliato come quello di Justine per Pursewarden, o quello di Nessim Hosnani per la moglie, che però è anche un amore possessivo e opprimente (infatti, dopo il matrimonio che ha tutti gli aspetti di una transazione commerciale, i rapporti della coppia deteriorano giorno dopo giorno). Anche l?amore di Narouz, fratello minore di Nessim per Clea non è corrisposto e, anzi, una volta confessato appare indesiderato. Accanto a questi c?è l?amore incestuoso illustrato dalla relazione tra Pursewarden e sua sorella Liza durato dalla loro prima giovinezza fino alla morte dello scrittore che si toglie la vita avendo appreso dei sentimenti della donna per un altro uomo (Mountolive). C?è infine l?amore fraterno, devoto e pieno d?ammirazione di Narouz per Nessim: Narouz si dichiara capace perfino di uccidere chiunque facesse un torto al fratello, cosa che dimostra con un tentativo di uccidere la seducente e infedele cognata Justine (finito però con l?erroneo assassinio casuale di un?altra persona) durante la festa del Carnevale nella casa di un alto funzionario consolare. Oltre a parlare di vari amori, il narratore svela alcuni misteri cui ha accennato nel volume ?Justine?. Per esempio Nessim ha risolto l?enigma del rapimento della bambina di Justine che purtroppo è morta. Si chiarisce inoltre che il responsabile dello stupro subito da Justine da giovane è Capodistria, un comune amico di tutti (è questo il motivo per cui la donna non ha mai svelato la di lui identità). Il romanzo termina ? come anche il volume precedente ? con il tema della necessità di allontanarsi da Alessandria. Il motivo di allontanamento di uno o più protagonisti dalla città è simboleggiato da una lettera scritta da lontano, o indirizzata in luoghi lontani. Chi scrive è ? come nel libro precedente ? Clea che manda a Darley le sue notizie dalla Siria. In questo volume, come risulta dalle parole di Clea, Alessandria appare come una città che opprime, che stanca i suoi abitanti, dalla quale a volte è necessario allontanarsi per qualche tempo.

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